COSA OSSERVARE PER ELABORARE UNA DIAGNOSI PRECOCE

PRE-REQUISITI:

Di seguito saranno elencate alcune abilità di base, e ipotetiche difficoltà correlate, riscontrabili sin dalla scuola dell’infanzia, che potrebbero rappresentare un campanello d’allarme circa lo sviluppo di un disturbo dell’apprendimento.

SCUOLA DELL’ INFANZIA  

Intorno ai 4 anni è bene fare il punto sul linguaggio e porre attenzione ai seguenti aspetti:

  • dice poche parole,
  • produce male i suoni, anche confondendoli,
  • elabora frasi incomplete,
  • costruisce una sintassi inadeguata.

 

INADEGUATA PADRONANZA FONOLOGICA:

  • sostituisce le lettere con suoni simili (s/z – m/n – r/l – p/b),
  • omette lettere o parti di parole,
  • mostra scarsa abilità nell’utilizzo di parole,
  • si registra una mancata capacità di memorizzazione di nomi di oggetti conosciuti e di uso quotidiano,
  • dimostra inadeguatezza nei giochi linguistici, giochi di parole, rime,
  • presenta difficoltà a compiere esercizi meta fonologici.

È UTILE, INOLTRE, PRESTARE ATTENZIONE A:

  • Difficoltà nella COPIA DA MODELLO e DISORDINE NELLO SPAZIO DEL FOGLIO,
  • problemi nella MEMORIA A BREVE TERMINE,
  • difficoltà di ATTENZIONE,
  • MANUALITÀ FINE difficoltosa
  • scarsa LATERALIZZAZIONE,
  • difficoltà a RIPETERE SEQUENZE RITMICHE.

SCUOLA PRIMARIA 

L’ingresso nella Scuola Primaria è di per sé un momento cardine per il bambino, dall’impatto notevole, in quanto denso di cambiamenti.

In una prima fase, si consiglia di monitorare le difficoltà eventualmente riscontrate nella Scuola dell’Infanzia per misurarne evoluzione o regressione.

È opportuno, quindi, tenere sotto osservazione:

  • difficoltà evidente di copia alla lavagna,
  • particolare postura assunta per leggere e scrivere,
  • difficoltà nella gestione dello spazio del foglio,
  • macroscrittura/microscrittura,
  • omissione del carattere maiuscolo,
  • difficoltà nel riconoscimento dei diversi caratteri,
  • lettere e numeri scambiati: 31/13, p/b, sc/cs, u/n,
  • sostituzione di suoni simili: p/b, d/t, m/n, r/, s/z,
  • omissione di lettere nella parola,
  • fusioni di parole o separazioni sbagliate nello scrivere: “in-sieme”, “cerano”
  • difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: gn/gl, ghi/ghe…,
  • problemi nelle doppie e negli accenti,
  • punteggiatura ignorata o inadeguata,
  •  impugnatura errata, si ricorda che quella corretta è quella chiamata a “pinza” e prevede il tenere la penna tra indice e pollice mentre il medio fa da appoggio. Tutta la mano deve toccare il foglio e il bambino deve scorrere con tutto il braccio mentre scrive.

 

 

 

DIFFICOLTÀ MNEMONICHE

  • difficoltà a imparare l’ordine alfabetico o a usare il vocabolario,
  • difficoltà a imparare le tabelline,
  • difficoltà a ricordare l’ordine dei mesi e delle stagioni,  problemi di orientamento con i giorni della settimana,
  • difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche,
  • difficoltà a imparare i termini specifici, gli elementi geografici, le epoche storiche, le date degli eventi.

DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE

  • difficoltà di rimanere concentrati in modo costante e continuativo per almeno 20-30 minuti,
  • difficoltà persistenti nello stare seduto, costanti richieste di  andare al bagno,
  • si distrae facilmente da rumori esterni sia visivi che sonori,
  • dondola gambe sotto il banco e/o tiene in mano e muove una penna o una matita in maniera costante.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO 

Non è raro che molti casi di DSA emergano e siano più evidenti o meglio “escano fuori” durante il periodo della scuola secondaria. La mole di lavoro maggiore e la richiesta di capacità astratte che via via aumenta nel percorso di studi di questi ragazzi possono determinare cali improvvisi in quei casi in cui queste capacità sono già compromesse, ma che fino a quel momento erano meno evidenti, se non addirittura nascoste.

Si ricorda di osservare:

  •  difficoltà di copia dalla lavagna,
  • perdita della riga e salto della parola in lettura,
  • difficoltà d’uso dello spazio del foglio,
  • omissione delle lettere maiuscole,
  • lettere e numeri scambiati,
  • sostituzione di suoni simili,
  • difficoltà nei digrammi,
  • punteggiatura ignorata,
  • difficoltà a imparare le tabelline,
  • difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni
    aritmetiche,
  • difficoltà a ricordare i termini specifici delle discipline, le epoche storiche, le date degli eventi,
  • difficoltà espositive,
  • difficoltà di pianificazione,
  • difficoltà nel metodo di studio.